-Una volta affermasti che “il burattinaio è un politico”- chiede all’interno di un’intervista a Otello Sarzi, il giornalista Sandro Ferrada.
Otello Sarzi nasce nel 7 Febbraio 1932 a Verona in una famiglia di burattinai. Dopo le intense lotte giovanili per la Liberazione dell’Italia dal fascismo, si scopre artista, artefice, artigiano, innovatore, regista, politico delle idee, personaggio chiave nel Teatro di Figura degli anni ’60 e ’70.
Seguendo le tracce del padre e maestro e perseguendo vere e proprie missioni artistiche, Mauro Sarzi, accanto a Fagiolino, fonda nel 2017 il Progetto ‘I burattini di Ernesto Rossi insegnano l’Europa’ dando al verbo insegnare il significato profondo di comprendere insieme concetti antichi e nuovi per fare la Storia e agire dentro le Comunità.
La Pedagogia Espressiva del burattino e della costruzione di un Sè al di fuori, di una figura Altra, separata da noi, ma che parla con la nostra voce ed è mossa dalle nostre mani, permette ai bambini e ai ragazzi di esplorare non solo talento artistico comunemente inteso, non solo manualità e lavoro esecutivo, ma anche risorse intellettuali ed emotive per lungo tempo sopite o mai viste. Il personaggio animato dal bambino è Altro da Sé ed è se stesso, in uno scambio perpetuo di sguardi, prospettive, terreni, suoni e materiali. Pensieri e parole di carne e di stoffa.
Tanti sono stati i Fagiolini nati tra i banchi di scuola, ma a sorpresa e nella piena libertà creativa, anche tante Fagioline, che hanno completato il cerchio e aperto nuove strade. “Il burattino è un politico” diceva Otello Sarzi e non v’è dubbio che continui ad esserlo e a proporre forme di conoscenza e forme di coscienza nuove, più alte, anche generatrici di pace.
Che non sia questo il ruolo di un politico? Animare un mondo di burattini?
Che non sia questo il ruolo del burattino? Avvicinare l’Anima all’Umano?